Una celiaca in Toscana – 1° parte
Le vacanze sono giunte al termine ed io voglio parlarvi del mio tour della Toscana che, per comodità, verrà suddiviso in tre articoli dato che le cose da raccontare sono davvero tante! Questa regione italiana infatti è veramente ricchissima sotto parecchi punti di vista e le attività ed i luoghi d’interesse sono di diversa tipologia.
Quest’anno io e mio marito ci siamo concessi una decina di giorni davvero frenetici alla scoperta di questa magnifica regione che offre davvero tantissime cose da vedere e scoprire. Lo ammetto, non mi son dedicata moltissimo al cibo perché mi son un pò accontentata anche con pranzi al sacco per due motivi: non volevo perdere troppo tempo a tavola visto le tante cose da vedere, ma anche perché con le temperature che c’erano (si raggiungevano tranquillamente i 35°C/40°C), l’appetito non era molto, si aveva molta più voglia di attaccarsi alla bottiglia dell’acqua piuttosto che tuffarsi in un piatto di tagliatelle con il ragù di cinghiale.
La prima tappa di questo nostro viaggio, e della quale voglio parlarvi, è Siena e la provincia senese, territorio caratterizzato dalla presenza di parecchi borghi medievali, colline e vitigni. Vedendo questi paesaggi è facile comprendere perché tante persone, anche straniere, scelgano di visitare questo territorio. E’ qualcosa di magnifico e suggestivo vedere queste colline e questi terreni coltivati, i filari pieni d’uva in questo periodo dell’anno, alternati agli ulivi e sporadicamente questi poderi immersi nella natura. Un paesaggio rilassante, romantico e che richiama alle tradizioni di una volta, quelle che spesso vengono dimenticate e che in altre zone d’Italia non sono più presenti per via dell’industrializzazione e delle città che si ingrandiscono anno dopo anno.
Visitare Siena è stato davvero piacevole, ho apprezzato ovviamente Piazza del Campo, la più caratteristica nella quale si svolge il palio, ed il Duomo. Il centro della città è relativamente piccolo, se paragonato alle grandi metropoli italiane, e caratterizzato dalle classiche viuzze lastricate ai lati dei quali troviamo negozi di souvenir che affiancano boutique alla moda. Purtroppo non siamo riusciti a salire sulla Torre del Mangia, in quanto la sera precedente, proprio in occasione del palio, c’è stato un piccolo incendio sul terrazzo più alto e quindi era ancora chiusa al pubblico. Qui a Siena però mi son concessa uno dei pochi pranzi in un ristorante locale (del circuito AIC) che offre anche un menù gluten-free. Il ristorante Il Gallo Nero è situato proprio a pochi passi da Piazza del Campo e trasmette pienamente l’idea della locanda medievale. I muri in pietra, i tavoli e le sedie in legno, le luci soffuse e l’ambiente intimo regalano un salto indietro nel tempo ai loro ospiti. Il menù offerto è principalmente a base di carne e piatti tipici della regione e lo stesso vale per i vini proposti. Quasi tutti i piatti del menù possono essere realizzati anche in versione senza glutine, a partire dai crostini misti senesi fino ai primi piatti a base di tagliatelle e ragù, passando per gli spezzatini ed i dessert. Il personale è super preparato e, la peculiarità, è sicuramente il fatto che i piatti vengano “raccontati” dal personale, con cenni legati anche alla storia ed alle origini della materia prima. Qui ho potuto gustarmi uno squisito spezzatino di cinghiale e patate al forno, ma ho rinunciato al dolce perché altrimenti al pomeriggio non sarei riuscita a camminare molto con la pancia piena ed il caldo soffocante!
Nel periodo di permanenza nella provincia senese ho potuto visitare altri borghi della zona. In primis San Gimignano, famoso in tutto il mondo per essere stata la Manhattan del Medioevo. Dichiarata patrimonio dell’Unesco, nell’età d’oro questo paesino contava ben 72 torri delle quali solo 14 sono ancora presenti attualmente. Nonostante siano meno della metà rispetto al Medioevo, arrivando da lontano si nota ancora questo borgo in mezzo alle colline caratterizzato da un ingente numero di torri che ricordano vagamente i grattacieli delle città. E’ inoltre possibile salire sulla Torre Grossa di San Gimignano, dalla quale è stato possibile avere una panoramica dall’alto della città e delle colline che la circondano.
Altro borgo che sorge a pochi chilometri da San Gimignano è quello di Volterra dove sono presenti i resti di un teatro romano. Questa località è diventata famosa in tutto il mondo, soprattutto tra i giovani, in seguito alla pubblicazione prima del libro, poi del film, New Moon, secondo capitolo della saga Twilight della scrittrice Stephenie Meyer. C’è però un aneddoto del quale non tutti sono a conoscenza, sebbene il libro infatti indichi come location quella di Volterra, il film è stato però girato tra i vicoli di un altro paesino della provincia senese, ovvero Montepulciano, in quanto più larghi ed in grado di ospitare il cast completo di comparse e mezzi cinematografici. Nel mio tour non potevo quindi lasciarmi sfuggire anche questo borgo, non tanto per vedere le vie nelle quali è stato girato il film, ma perché questo è uno dei centri più famosi per la produzione vinicola toscana. Non sono una gran bevitrice, anzi, ma è impossibile non apprezzare il paesaggio cosparso di vitigni e l’ingente numero di enoteche che si affacciano sui vicoli di Montepulciano. Qui, oltre alla passeggiata all’interno delle mura, siamo saliti sulla Torre del Palazzo Comunale dove, grazie anche ad una giornata davvero limpida, abbiamo potuto godere di un panorama mozzafiato (come possono testimoniare anche le fotografie).
Altri borghi visitati nel corso di questa vacanza sono stati quello di Montalcino (dove non mi son lasciata sfuggire l’occasione di acquistare il vino famosissimo in tutto il mondo), Colle di Val D’Elsa (nostra base notturna per questa tappa della vacanza), Bagno Vignoni e Monteriggioni. Ognuno di questi borghi è unico, con caratteristiche e peculiarità proprie, e visitarli regala un salto temporale all’epoca medievale.
In ultimo vi consiglio anche di dedicarvi una mezza giornata un pò wild, diciamo così, alla scoperta appunto delle colline che caratterizzano questo territorio. Noi abbiamo scelto di affidarci a Tuscany Adventure per un’uscita in quad di un paio d’ore durante le quali abbiamo percorso sentieri tra i vigneti, gli ulivi ed anche nei pressi di un allevamento di maiali tipici della provincia di Siena, ovvero la razza della cinta senese, caratterizzata dal manto scuro con una cinta rosata attorno ad una parte del corpo. Una valida alternativa, per chi è capace, potrebbero essere anche le escursioni a cavallo oppure le semplici passeggiate.
Vi ho trasmesso un pò di curiosità? Sappiate che le foto non rendono giustizia a questi paesaggi ed a questi borghi. La cosa migliore è quella di armarsi di scarpe comode, zaino in spalla e voglia di camminare per esplorarli personalmente.